Femminicidio: Calabria seconda in termini relativi
Una donna uccisa ogni 60 ore e questo il triste monito delle statistiche su un tema tanto dibattuto quale la violenza domestica, e il femminicidio. In Italia 3000 casi dal 2000 secondo l’ Eures. Secondo il Viminale lo 81 % dei casi avviene tra le Mure domestiche o in contesti di parentela. Nel 46% dei casi il killer è il partner o l’ex partner. In termini assoluti la più alta incidenza di questi crimini, avviene in Emilia Romagna Lombardia e Campania, rapportando invece i femminicidi all’effettiva popolazione femminile residente, il primato spetta all’Umbria, mentre la Calabria è seconda. L’indice più alto di rischio riguarda le donne più anziane seguite dalle donne con età che va dai 25 ai 34 anni e poi quelle con l’età da 45 a 54. La cosa peggiore è che nel 44,6% dei casi la vittima aveva denunciato alle autorità competenti atti di violenza sia fisica che psicologica da parte di colui il quale sarebbe poi stato ‘assassino ,senza avere una qualsiasi forma di protezione sufficiente a salvarle la vita. Su questo pesa la mancanza di una precisa identificazione normativa del reato, che A parere nostro dovrebbe essere affrontato nel più breve tempo possibile. Una magra consolazione e che in Italia il tasso di omicidi di donne , è più basso rispetto a quello di tutti i paesi avanzati , in USA ad esempio si ha un’incidenza 4 volte superiore a quella Italiana.
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